Non capita tutti i giorni che la pittura contemporanea varchi la soglia di una delle chiese romaniche più belle e importanti d’Italia, rendendo onore, non certo a caso, proprio al Santo a cui la chiesa stessa è intitolata. L’Arcangelo Michele di Silvia Forlai è stato recentemente collocato nella Chiesa di San Michele in Foro, alla presenza di Don Agostino Banducci, parroco del centro storico di Lucca, e del noto curatore e critico d’arte Marco Palamidessi, che ha accompagnato l’artista in questo evento straordinario.
Per tre settimane, l’opera della Forlai, romana di nascita e lucchese d’adozione, si troverà a dialogare fino al 2 gennaio 2015 con gli inestimabili tesori artistici di cui la Chiesa di San Michele è da sempre miracolosa custode, nonché con il modello di origine, quella statua meravigliosa che da secoli domina su tutto dal culmine della facciata su cui è collocata, a protezione e gloria della città di Lucca.
L’Arcangelo Michele, opera duecentesca attribuita a Guidetto da Como, è da tempo al centro delle ricerche dell’artista romana, affascinata dalla sua bellezza e dal suo mistero, dal suo essere portatrice di un potentissimo messaggio, che proviene da un arcaico passato e tende ad un futuro risveglio spirituale ed etico di valori solo apparentemente perduti.
Scrive Marco Palamidessi: “È con grande soddisfazione che, grazie al fondamentale sostegno del parroco del centro storico Don Agostino Banducci che ha creduto fin da subito in questa importante iniziativa, che oggi collochiamo per il periodo che precede il Santo Natale il quadro intitolato “L’Arcangelo Michele”, opera raffigurante un simbolo irrinunciabile della nostra città, nonché una delle sculture romaniche in assoluto più affascinanti.
Un vero e proprio evento, in quanto un’opera di pittura contemporanea va ad affiancarsi e ad instaurare un interessantissimo confronto con tutti quei capolavori d’arte e di cultura religiosa di cui San Michele in Foro è da sempre custode e scrigno perfetto. Per mezzo del suo ormai riconoscibilissimo stile pop-surrealista, così intriso di reminiscenze e riferimenti all’arte medievale, Silvia Forlai ha umanizzato il suo Arcangelo, rendendolo, pur nella sua solenne ieraticità, più vicino a tutti noi, stabilendo con l’osservatore un contatto altamente simbolico, più intimo e personale. Al contempo, questo magnifico angelo, avvolto da un’aura magica e surreale, si pone ad una distanza tutta interiore, affinché il suo mistico mistero ci raggiunga con una forza ed un’intensità tali da imprimere nell’anima come nei nostri occhi tutto il suo profondissimo e superbo splendore.
Un dipinto di pregevolissima fattura, che fa risaltare la figura dell’angelo su un fondo oro metafisico e trascendente, simbolo della Luce divina, che rimanda alle trecentesche pale d’altare della nascente pittura italiana. Un’opera che in sé è un inno alla gioia, nonché un richiamo alla purezza della Natura, al ritorno di un sano timore verso il mistico di cui è pervaso l’Universo intero, verso il Divino che è in ogni cosa e di cui tutto è permeato: tutto è Luce, tutto è Oro”.
“L’universo nell’oro”, questo il nome dell’evento complessivo, vedrà la grande tela alternare ben tre sedi espositive nella stessa piazza San Michele: oltre alla chiesa, l’Arcangelo di Silvia Forlai verrà collocato nel bellissimo Salone della sede dell’Associazione A.N.M.I.G. e Fondazione, nei giorni 3 e 4 gennaio 2015, per poi approdare il 7 gennaio presso la Banca Nazionale del Lavoro di Lucca, antistante proprio la Chiesa di San Michele in Foro.
Si ringraziano, oltre a Don Agostino Banducci, Franco e Gino Franchi, Fabio Lazzari ed Enzo Giuntoli e tutti i Signori Soci dell’Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra; il Dr Paolo Feudatari, Direttore del Gruppo Lucca BNL; il Sindaco e Assessore alla Cultura Prof. Alessandro Tambellini, che gentilmente ha concesso all’iniziativa il patrocinio del Comune di Lucca.